Donetta La Viò
Solo ora Marilù comprende perché sia stata lei a informare Romeo pur non avendolo mai conosciuto. Solo ora Marilù, che è persona intelligente, può far mente locale ed essere in grado di interpretare le circostanze reali di quel coinvolgimento. Solo ora Marilù comprende di essere stata introdotta a tradimento in logiche di devianza, estranee alla sua indole e alla sua cultura famigliare, delle quali mai era stata informata anche dopo la morte di Antonella. Solo ora Marilù prende atto di una famiglia che preferisce operare alle spalle e nascondersi nell’ombra, anche nei suoi confronti. Un esempio fra i tanti è di non aver mai conosciuto i retroscena sul povero cugino Michele, costretto a lasciare la seconda cerimonia festiva del suo matrimonio. Col senno del poi, Marilù ha finalmente la possibilità di dare un senso all’omertà famigliare, al loro silenzio sospetto, alle risposte 'generiche, sfuggenti ed evasive' finora ricevute, ma anche alle falsità e racconti diffamatori a carico di Romeo. Solo ora Marilù ha la possibilità di interpretare meglio gli sguardi perplessi nei suoi confronti da parte delle poche persone incontrate in paese. Dulcis in fundo, solo ora Marilù apprende quali siano state le vere mansioni professionali di Ninì come conseguenza dell’incapacità di aiutare la famiglia nel suo percorso di crescita: magazziniere; con tutto il rispetto per gli altri magazzinieri, certamente più capaci di dedicarsi alle loro famiglie senza affidarsi a congiunti ed estranei. Marilù apprende come Romeo sia stato usato per ricevere piaceri, costruire casa, ottenere raccomandazioni varie e vantaggi di ogni genere; per ricevere denaro e superare il concorso del desiderio a favore del giovane rampollo.
